Per poter fornire una risposta sulla fattibilità in sicurezza di un intervento di chirurgia refrattiva è necessario sottoporsi ad una serie di esami mirati ad escludere potenziali rischi. Per poter eseguire gli esami propedeutici sarà necessario sospendere l'uso delle lenti almeno 15 giorni prima.
Si tratta del laser a Femtosecondi. Questo laser ha delle potenzialità enormi in ambito oculistico, perché sostituisce le strumentazioni meccaniche utilizzate in precedenza, aumentando notevolmente la precisione dell'intervento e riducendo il rischio operatorio.
L’intervento dura mediamente dai 5 ai 7 minuti per procedura (ad occhio). La differenza è imputabile alla tecnica utilizzata ed al difetto visivo da rimuovere.
Non idoneità dell'occhio a subire questi trattamenti, patologie oculari e problemi di strabismo. Ogni caso va preventivamente analizzato e nella maggior parte dei soggetti, dopo una terapia adeguata, si può procedere all’intervento.
Anche in presenza di occhi in salute, è necessario effettuare degli esami specifici: mappa corneale, spessore corneale, ecc. per poter garantire l’idoneità al trattamento. A livello internazionale le linee guida sono precise e rigorose, delineano in modo chiaro i parametri anatomo-funzionali dell’occhio che può essere trattato per un difetto visivo con le attuali tecniche.
Nella maggior parte dei casi, l'intervento raggiunge il pieno successo. Grazie all'utilizzo delle più moderne apparecchiature e delle più avanzate competenze, i rischi di un parziale insuccesso vengono ridotti al minimo. In ogni caso è possibile effettuare un secondo trattamento.
Tutti i difetti visivi sono potenzialmente correggibili. Le differenze e le eventuali non idoneità dipendono dalla quantità del difetto visivo in rapporto alla struttura dell’occhio da trattare.
I laser moderni sono provvisti di una tecnologia chiamata eye tracker, in grado di seguire i movimenti dell’occhio durante l'intervento. Tale tecnologia ottimizza l’ablazione ed impedisce il decentramento del trattamento, annullando i possibili errori conseguenti ad una non buona collaborazione del paziente.
No, è sufficiente un'anestesia topica: qualche goccia di collirio anestetico.
No. Si percepisce solo una leggera pressione sull'occhio durante la prima fase del trattamento, ma nessun dolore.
L’operazione può essere monolaterale o bilaterale. Il chirurgo valuta di caso in caso per ottimizzare tempi e risultati.
Questo è un problema che si è verificato in passato. Oggi i laser e le tecniche sono enormemente migliorati ed i pazienti che riscontrano questi disagi risultano essere una percentuale bassissima.
Con la tecnica del Femtolasik è possibile riprendere la propria attività già dal giorno successivo all'interno. Anche guidare risulta possibile senza strumenti di correzione.
Lo stesso vale per le attività sportive con l'eccezione di particolari sport di contatto (boxe, judo, rugby o altri sport che prevedano impatti violenti) che potranno essere ripresi dopo circa 2 mesi dall'intervento, previa autorizzazione dell'oculista curante.
La piscina deve essere sospesa per circa 1 mese per motivazioni igieniche.
Esistono diverse soluzioni che non prevedono l’utilizzo del laser: la principale è l’impianto di lenti intraoculari chiamate fachiche, tecnica reversibile indicata nel trattamento delle alte miopie non correggibili con il laser.
Il trattamento non aumenta in nessun modo i rischi per la salute dell'occhio. Questo perché vi sono linee guida internazionali che indicano quando e quanto è possibile trattare un occhio non alterandone funzionalità e salute.